Donatella Fantauzzi – Religione
Ogni lavoro richiede passione nel farlo… solo che molti, anche se retribuiti e contribuiti, sono delle missioni e non basta una laurea in medicina o essere ordinati sacerdoti per esserlo veramente.
Ogni lavoro richiede passione nel farlo… solo che molti, anche se retribuiti e contribuiti, sono delle missioni e non basta una laurea in medicina o essere ordinati sacerdoti per esserlo veramente.
Mi basta sapere che Dio scoprirà con amarezza e risentimento, sulla soglia della perdizione, che avere non è uguale ad essere, che il cuore, la bellezza, l’intelligenza, non sono buoni al portatore. Questa è una certezza. La sicurezza che deriva dalle leggi matematiche e fisiche è inequivocabile e ferma. La sicurezza che deriva dalle ambizioni sproporzionate alla validità e onestà della propria giustizia, dal credersi onnipotenti e poter fare quello che si vuole per raggiungere il potere, è illusoria e vana.
Credere nell’amore equivale a credere in Dio. Nel sentimento dell’amore ci si crede, ma non lo si tocca con mano propria. Non lo si vede… se non con gli occhi del proprio cuore. La stessa dicasi di Dio, ci si crede, ma non lo si tocca, se non come si tocca l’aria, il vento e l’ossigeno. Dio non lo si vede… se non con i propri occhi, guardando ogni giorno la sua stupenda creazione. Quindi è chiaro dedurre che credere nell’amore equivale a credere in Dio. C’è chi, e c’è chi non.
E poi che resta? Se ce l’hai, una vita da vivere!
Dio muove il mondo per amore. Tu apri la mano e dai quanto occorre, il necessario.
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
I poveri di Dio mostrano che alla loro povertà corrisponde un possesso in Dio.