Dorothy Parker – Stati d’Animo
Il dispiacere è la tranquillità ricordata nell’emozione.
Il dispiacere è la tranquillità ricordata nell’emozione.
Quando una persona ti ferisce anche il suo silenzio diventa insignificante.
Non c’è niente di concreto al mondo, ogni cosa è pura illusione, pura menzogna. Noi stessi siamo fragili sagome riflesse in un grande specchio che si guardano, si amano, si odiano, poi si scontrano fino a frantumarsi nel vuoto della futile esistenza.
Se potessi tornare indietro non cambierei niente. Non i momenti belli, non quelli brutti. Lascerei che le discussioni avvengano, che i momenti di silenzio passino. Non cambierei nulla, perché le cose vanno come devono andare e sarebbe ingiusto dargli un nuovo corso. Solo, quella sera, ti avrei abbracciato più forte, baciato qualche secondo più a lungo, accarezzato i tuoi bellissimi capelli ancora un poco e detto parole ancora più dolci, per lasciare nella tua mente un ricordo bello associato a me, così, se ti capitasse di pensarmi, avresti qualcosa di valido da ricordare.
Lasciandomi ho ritrovato me stesso.
Qualche volta ho la sensazione di aver capito tutto. Invece, tutto m’è sfuggito.
È solo uno scoccare vuoto il tempo che passa, la distanza è un dolore silenzioso che lentamente squarcia i tessuti dell’anima fino a immobilizzarti, a procurarti inerzia, a consumare la tua immaginazione a scalfire la tua speranza e continui a pensare a sperare, a scartare le cose che non contano, e sono molte o quasi tutte, tu sei più importante è momentaneamente lontana ma ti raggiungerò ovunque tu sarai fosse anche l’inferno!