Dorothy Parker – Tempi Moderni
Los Angeles: settantadue sobborghi in cerca di una città.
Los Angeles: settantadue sobborghi in cerca di una città.
Il connubio di odio e di tecnologia è il massimo pericolo che sovrasti l’umanità. E non mi riferisco alla sola grande tecnologia della bomba atomica, mi riferisco anche alla piccola tecnologia della vita di ogni giorno: conosco persone che stanno per ore davanti al televisore perché hanno disimparato a comunicare tra di loro.
Oggi si butta tutto, si cambia facilmente, io sono nata in un’epoca in cui non era dato scegliere.
Questa è la brutta verità d’oggi, troppi pochi circhi per i tanti pagliacci, troppi pochi marciapiedi per le tante puttane, troppi pochi sorrisi per chi merita solo il meglio!
Sono convinto che oramai, nella società odierna, esclusi rarissimi casi, sia meglio per la propria incolumità mantenere sempre un certo distacco nei rapporti interpersonali. Se solo si potesse tornare a una volta quando l’amicizia era vera e più profonda.
Non è che non sono più capace di amare, oggigiorno, innamorarsi è facile e immediato come un click. È che non ci credo più.Tutti quei sacrifici, tutta quella sofferenza, tutti quegli sguardi, tutti quei sorrisi, il capirsi al volo, l’entrare in sintonia, per poi essere gettati via, nemmeno fossimo la carta di una brioches.Per molte persone la fase più importante di una storia d’amore è l’inizio, con tutta quella passione, la tachicardia, le farfalle nello stomaco. Per me non è così, la parte più avvenente è la costanza, l’empatia che si viene a creare col tempo. Non che l’amore diventi abitudine, ma che la voglia di stare insieme, sia l’abitudine come conseguenza dell’amore.Alla maggior parte delle persone, non interessa la costanza, la loro unica preoccupazione è l’apice.Come possiamo credere in qualcosa che la massa vuole consumare, piuttosto che conservare?
Che fine ha fatto la comunicazione? Siamo diventati un popolo di eremiti in costante contatto col mondo.