E. L. James – Stati d’Animo
Sono diventata un’isola. Una terra distrutta, devastata, dove non cresce più niente e gli orizzonti sono desolati. Sì, questa sono io.
Sono diventata un’isola. Una terra distrutta, devastata, dove non cresce più niente e gli orizzonti sono desolati. Sì, questa sono io.
L’attesa è pazienza; ma altresì costanza e sofferenza.
L’estate è la stagione più breve e più intensa dell’anno, quella delle grandi avventure o dei grandi amori, della libertà e degli eccessi, quella dei cambiamenti e delle rivoluzioni. Ognuno di noi vive almeno un’estate indimenticabile, un’estate che gli cambia la vita.
Ci costruiamo roccaforti di significati dati a noi stessi per costruire sicure impalcature umane e sociali per poter vivere al meglio e non fare direttamente i conti e non dover tirare direttamente le somme di ciò che siamo. Ci imbastardiamo di significati che ci depauperano della nostra identità e ci fanno perdere, non ci riconosciamo più.
Le parole mai dettesono quelle che ti vengono in mente solo dopo.E tu stai li a struggerti chiedendotiperché non ti siano venute primaera quello il momento di dirle e inveceappaiono chiare oraquando ormai non c’entrano più nullaè così che avrei dovuto direpensi tra te e tee invecerestano discorsi lasciati a metà.E avresti voluto rispondere quando ti insultavanoinvece stavi li ad accusare il colpoavresti voluto dire che gli volevi beneprima che andasse via per sempreavresti voluto sputtanare la genteprima che andasse in giro ad infangare teavresti dovuto mandare il mondo a fanculoinvece che tenerti la rabbia dentroavresti dovuto…”Grazie” “Scusa” “Ti voglio bene””Vaffanculo” “ti amo”Le parole che non diciti vengono in mente sempre… troppo tardi.
Non c’è buio dal quale non possiamo uscire. Basta soltanto avere la forza, il coraggio di dire basta, mi riprendo la mia vita.
Per assurdo è nei luoghi più affollati che senti forte l’odore acre della solitudine.