Edgar Allan Poe – Libri
Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore, di rado riescono a mantenersi seri.
Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore, di rado riescono a mantenersi seri.
Se a qualche critico, biografo, professore o psicanalista venisse in mente di parlare male del sottoscritto o della sua operetta, già sin d’ora dico loro, ma non avete niente di meglio e di più istruttivo da fare?
Colpiscimi, subito, per asprezza ma in purezza. Ridammi, subito, un immobile “senso del dovere” che sappia con abile presunzione esprimere il senso alle cose. Raccontami una storia, la più dolce e violenta, per riderne insieme, uno accanto all’altra. Inventiamo un mondo lieve e distruttivo, restiamo mano nella mano, “parliamo d’amore” (ed è troppo necessario, in questo caso, l’uso delle virgolette), diciamoci “amore” o, almeno sfatti e stanchi proviamoci… magari ascoltando stilemi barocchi o graffi alla Nick Cave, leggiamo Ariosto e Benjamin, guardiamo Robert De Niro e Jean Gabin. Insomma doniamoci immagini, parole, suoni. Per noi sono cose importanti e non ozioso passatempo. Sai, alle volte, è atroce vivere in silenzio e non parlare con i propri angeli.
A volte era così facile dimenticare che baciavo un vampiro. Non perché il suo aspetto fosse comune o umano – nemmeno per un secondo riuscivo a dimenticare che tra le braccia stringevo qualcuno che era più un angelo che un uomo – ma perché Edward trasformava in una cosa dal nulla il fatto che le sue labbra fossero sulle mie, sul mio viso e sul mio collo. Diceva che il mio sangue ormai non era più una tentazione, che il timore di perdermi aveva neutralizzato ogni brama. Eppure sapevo che l’odore del mio sangue lo faceva ancora soffrire, gli bruciava ancora la gola come se respirasse fuoco.Socchiusi gli occhi e vidi i suoi fissi sul mio viso. Era assurdo quando mi guardava così. Come fossi il premio anziché la vincitrice, sfacciatamente fortunata.
Ricordatevi che prima si bruciano i libri e poi si bruciano gli uomini.
Adesso mi dimostri come sei stata crudele, crudele e falsa. Perché mi hai disprezzato? Perché hai tradito il tuo stesso cuore, Catherine? Io non ho una parola di conforto per te: tu hai quello che ti meriti. Ti sei uccisa da te stessa. Sì, tu puoi baciarmi, e piangere, puoi strapparmi lacrime e baci: essi ti arderanno, ti danneranno.Tu mi amavi: che diritto avevi, allora, di lasciarmi? Che diritto, rispondimi, di sacrificarmi al tuo miserabile capriccio per Linton? Mentre né la miseria, né la degradazione, né la morte, nulla di tutto quel che Dio e Satana potevano infliggerci, ci avrebbe separato, tu, di tua piena volontà hai fatto ciò. Non io ti ho spezzato il cuore, ma tu stessa: e il mio col tuo. Tanto peggio per me se sono forte. Ho forse bisogno di vivere? Che razza di vita sarà la mia quando tu… oh, Dio! Vorresti tu forse vivere con l’anima tua nella tomba?
Avere una lista infinita di libri da leggere è un po’ come sognare. Avrai la certezza di vivere infinite volte.