Edgar Laurence Doctorow – Libri
Non c’è più distinzione tra le opere di fantasia e le altre: esiste solo la narrativa.
Non c’è più distinzione tra le opere di fantasia e le altre: esiste solo la narrativa.
Un libro è un po’ come un figlio: nasce dalle nostre emozioni, dal nostro cuore.
Le buone letture sono atemporalmente un fecondo sguardo sul mondo che accolgono ed aprono in sé passato, presente e futuro.
Recuperare la verità storica dei fatti è impossibile. Non solo perché la memoria di ogni uomo ha diversa estensione, ma perché ciò che attrae l’attenzione di uno sfugge a quella dell’altro. Anche ammettendo la buona fede di ognuno, ciascuno ricorda quanto ha attratto l’attenzione, non ciò che è passato realmente sotto il suo sguardo.
È veramente straordinario come la gente oggiogiorno vada in giro dicendo cose che sono assolutamente vere e attendibili.
Ma se smetto, a cosa penserò? Al mio vuoto? È perché si è vuoti che ci si lascia invadere? È il vuoto in cui si galleggia che ci annega? Siamo vuoti, tutti vuoti… o sono io, io sola, a non possedere nulla? Io sola a provare la sottile, inestirpabile, vorace sensazione che la vita non sia mai quella che vivo, ma sempre un’altra? È strano, ma non ho mai avuto la forza di illudermi di essere qualcosa… La mia forza è un’altra, ambigua, intrisa di orgoglio e di vergogna. Si nutre di coraggio, si affama di paura. Conta sul cuore, per me è questo l’organo dell’intelligenza. Col cuore penso. Che esiste il mondo, me lo assicura il mio cuore animale, vivo, pulsante.
Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe; ma ella non se ne accorse e si avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti a sé, dinoccolata e malsicura; una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano; un’oscurità grigia avvolgeva il resto del salotto.