Edgar Laurence Doctorow – Libri
La scrittura è un’esplorazione. Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi.
La scrittura è un’esplorazione. Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi.
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva.Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava: L’America. (da “Novecento”)
E questo è l’inizio.
Un cretino può scrivere un saggio ma non viceversa.
Per quanto Cassandra cercasse in tutta la reggia, non trovò Enone; e nessuno la rivide più nella casa di Priamo.
Leggere è entrare in un mondo a parte, un mondo dove noi siamo coraggiosi eroi e viviamo le più grandi avventure. Leggere è iniziare, veramente a vivere ciò che siamo.
Merthin le lanciò un’occhiata di fuoco “è l’ultima volta.””Che cosa vuoi dire?””Se scegli adesso, sarà per sempre. Non intendo stare qui ad aspettarti, a sperare che un giorno cambierai idea e diventerai mia moglie.”Per Caris fù come uno schiaffo.Merthin continuò: “Se quella che mi hai appena comunicato è davvero la tua decisione, io mene andrò e cercherò di dimenticarti. Ho 33 anni, non ho più tutta la vita davanti. Mio padre ne ha 58 e sta morendo. Sposerò un’altra donna, che mi darà dei figli e vivrà felice con me nel mio frutteto.”L’immagine di Merthin felice con un’altra donna era un pensiero intollerabile, per Caris. Si morse il labbro, cercando di non scoppiare in singhiozzi. Aveva le guance rigate di lacrime.Merthin proseguì implacabile: “Non voglio sprecare la mai vita ad amare te” disse.Fu come una pugnalata. “O lasci il convento o ci resterai per sempre”. Caris cercò di guardarlo negli occhi. “Non potrò mai dimenticarti. Ti amerò per sempre”.”Non abbastanza però”.