Edgar Laurence Doctorow – Vita
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
È come se ogni battito fosse un fotogramma, l’istante immortalato, e noi vi siamo dentro come protagonisti o comparse o figuranti. È in quel battito che ritroviamo le nostre paure e il nostro coraggio, la nostra forza e le nostre debolezze, i nostri dubbi e le nostre certezze, la nostra coscienza e la nostra incoscienza, i nostri fatti e i nostri misfatti, la nostra faccia e le altre facce: il battito diviene un fotogramma del film della nostra vita, piccolo ma unico, uno ma essenziale.
La vita è cercare le novità nelle cose che si conoscono già.
A tutti piacerebbe essere al primo posto nella vita di qualcuno, ma quello che veramente conta è sentirsi al primo posto nella propria di vita. Essenziale ricordarsi di se stessi, tutelarsi e amarsi per poter amare gli altri. Molte persone si dimenticano anche di guardarla la propria vita, sempre pronti a giudicare, osservare e criticare quella degli altri. Peccato che se la mia vita non vi piace, poco mi frega perché è la mia vita e sono io a doverla vivere non voi! Questo piccolo concetto spesso sfugge a chi è troppo preso da un’apparenza proprio schiacciata dall’essere di altri!
Mi ha insegnato che quando abbracci una persona la devi stringere come se fosse l’unica persona al mondo a renderti felice.
I colori della vita sono soprattutto il bianco e il nero. Se gli altri sono in mezzo, ci sarà un motivo.
La mia vita è come il Night: finita la bottiglia, finito l’amore.