Edoardo Arcangelo Turiya – Politica
C’è la crisi. Oh ma che strano! Dire che il vostro sistema è a dir poco primitivo è fargli un complimento.
C’è la crisi. Oh ma che strano! Dire che il vostro sistema è a dir poco primitivo è fargli un complimento.
Le regole da rispettare sono strettamente in mano al nessuno di turno. I candidati all’ottava elezione fanno fuoco e fiamme, accendono gli entusiasmi di parenti e clienti. Una nuvola anarchica sta sopra al comizio di piazza, sistema antincendio organizzato dall’alto, quindi sicuro. Stivali prodotti in cina da una ditta italiana con dentro gambe europee con mente tedesca sorvegliano attentamente le piazze. Hanno pastrani grossi con gradi che non si vedono. Sono pronti ad aprirli all’occorrenza mostrando a seconda del bisogno qualche carota e molti bastoni, perché secondo studi molto seri è più di bastoni che di carote che abbiamo bisogno.
Per capire la verità devi morire.
Non si può sciogliere un nodo tirando con forza. Nello stesso modo una situazione complessa si risolve solo penetrandovi con dolcezza.
Su cento passi avanti che i nostri governanti ci dicono di avere fatto fare al paese, novanta sono semplicemente passi falsi e dieci sono passi avanti verso il burrone.
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l’unanimità dei consensi.
Ci sono persone che fanno finire cose molto belle per un qualcosa di materialistico o di abbastanza stupido.I castelli di carta che crollano alla prima folata di vento.Succede di essere rocce e di non capire chi è carta.