Edoardo Breda – Filosofia
La differenza tra il filoso e lo scrittore: il primo non diffonde i suoi tratta principali alla collettività, il secondo viceversa vende le sue primizie.
La differenza tra il filoso e lo scrittore: il primo non diffonde i suoi tratta principali alla collettività, il secondo viceversa vende le sue primizie.
Mi venne mostrato un mare tormentato e burrascoso,dalle onde alte come montagne.Poi mi accorsi che,sotto la sua superficie,regnavano una pace ed una calma meravigliosa.Udii queste parole;Cerca dentro di te e trova questa paceche oltrepassa ogni intendimento;custodiscila senza curarti di quanto accade all’esterno.
Il mondo scorre veloce, ma le difficoltà ti fermano.
Chi risparmia il malvagio offende il giusto.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
La mancanza di entitatività porta distanza sociale sempre più marcata, si perdono valori, non ci si comporta in modo da interagire sempre meglio con il prossimo, e si perde fiducia e stima interpersonale.
Forse siamo una cellula di Dio, forse ne siamo il tumore, forse il cervello.