Edvania Paes – Sogno
Il dono di sognare dovrebbe essere concesso solo a chi ha il coraggio di farli diventare realtà.
Il dono di sognare dovrebbe essere concesso solo a chi ha il coraggio di farli diventare realtà.
Il sogno è un vento di speranza che rapisce l’anima, come un angelo nel cielo si posa tra le nuvole e con la luce del sole trae ispirazione e con la luna e le stelle libera la mente.
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Nessun sogno è possibile se non sei in grado di viverlo.
Quanti sogni svaniti per un soffio, quanti amori nati e mai sbocciati, quanti “se” mai diventati affermazione. Quante vite trascorse e mai vissute, quanti occhi che si limitano a vedere, senza mai soffermarsi a guardare.
Quando ti svegli da un sogno guardi in faccia la realtà.