Edvania Paes – Stati d’Animo
Ho vagato oltre i confini dello spazio. Laddove mi trascinavi tu. Fino a quando sono arrivata ai miei confini. Solo allora sono tornata in me. Ed ero talmente piena di gioia, che non c’era più spazio per te.
Ho vagato oltre i confini dello spazio. Laddove mi trascinavi tu. Fino a quando sono arrivata ai miei confini. Solo allora sono tornata in me. Ed ero talmente piena di gioia, che non c’era più spazio per te.
Cosa me ne importa di tutta quella gente che parla e giudica quando di me conosce a malapena il mio nome. Mi basta avere accanto quelle pochissime persone che mi conoscono veramente per come sono. E mi stimano. Il resto per me è solo “rumore”!
Non scelgo dove mettere un’emozione, scelgo a chi donarla.
Bambina si, ma non certo di quelle che ancora credono alle favolette sotto il cavolo! Donna si, ma di quelle con la d maiuscola non di quelle che “è tutto bono, basta ci sia”! Fragile si, ma non a tal punto da farmi del male con tipi privi di senso come te. Non riesci a dare un senso alla tua vita non pretendere di darlo alla mia!
Supino sul tappeto di rugiada, un timido cielo il mio rifugio, il vento mio unico interlocutore. Sono al centro del palcoscenico del mondo.
La mia fantasia è troppo luminosa, per lasciarla spenta e i miei sogni troppo grandi, per restare chiusi in un cassetto.
La “pace” è un tormento che ancora inseguo…