Edvania Paes – Stati d’Animo
Sarebbe davvero bello se certi “adesso” fossero infiniti.
Sarebbe davvero bello se certi “adesso” fossero infiniti.
Come una fotografia impressa nella mente dove scorrono immagini di emozioni, frammenti di vita che si conservano per non morire mai immagini di strade, di fiori, immagini di città e di mari, immagini che solo a guardarli ti emozioni talmente tanto che a volte ti capita di rimanere senza parola. Immagini di mani che sfiorano un viso stanco e che lo scaldano attraverso la luce di un cuore che ti ama, di un’anima che brilla e che desidera di essere stretta tra le braccia di un bacio sognato, un bacio sussurrato dall’ebrezza dei sospiri, e poi lo senti scivolare nel cassetto dei ricordi, in un cassetto che quando lo riapri le lacrime scendono inaspettatamente senza nemmeno accorgersi che quelle lacrime sono il frutto di un amore lontano. E come una fotografia la porti al petto per scaldarla dai battiti di un lieve ricordo.
L’equilibrio è un po’ come l’amore: ci vuole feeling tra le emozioni.
Quando m’accorgo che anche il cielo si è chiuso sopra di me e intorno vedo solo il buio, non ho paura. Accendo il mio cuore e ritrovo la luce!
L’odio è un compagno di viaggio molto egoista, non permette altre emozioni.
Vivevo di speranze, sbagliavo. Vivevo di certezze, sbagliavo. Ora vivo con la certezza di sperare.
Basterebbe un gesto a volte per rendere felice qualcuno. Basterebbe fermarsi un secondo ogni tanto e smettere di pensare di cosa abbiamo bisogno e domandarsi di cosa possono aver bisogno le persone a te vicine. Purtroppo questo non avviene mai, per la frenetica vita che conduciamo, per egoismo o per altro non lo facciamo mai. Certa che se lo facessimo ci sarebbe meno dita puntate contro e più mani che si stringono.