Edvania Paes – Stati d’Animo
E poi ci sono quelle parole apparentemente semplici ma profonde quanto il mare di domande che mi pongo tutti i giorni.
E poi ci sono quelle parole apparentemente semplici ma profonde quanto il mare di domande che mi pongo tutti i giorni.
Cosa c’è di peggiore che può accadere in un giorno normale? Nulla, assolutamente nulla, e quello mi lascia pensare!
Navigatori solitari, costruiamo corazze attraverso le parole, per mascherare le nostre fragilità.
Alla domanda: “come stai?” Rispondo: “bene, io sto sempre bene”. Ed è in quel momento che vorrei tanto essere abbracciata, o che semplicemente, guardandomi negli occhi ci fosse chi mi dicesse: “tranquilla, lo sai che ti voglio bene e che per te io ci sono” ma per davvero.
Lacrime su tela compongono un acquerello di grande autenticità. Acerbo, l’occhio scrutatore si serve di una lente d’ingrandimento per osservare quello che la sua anima non riesce a sentire.
Mai dimenticare chi ti ha consumato la sua via per innalzare il tuo cammino.
Sei il mio cuore, sei nel mio petto, e con piacere ti ho donato emozioni, vivendole senza esclusioni. Ci siamo nutriti del meglio che la vita ci ha donato. Sei il mio orgoglio, sei un dono, che Dio ha voluto per me. Sei il risultato di una vita vissuta intensamente, e chi ti ha reso ciò che sei è, e sarà, l’essenziale nella nostra vita.