Edvania Paes – Stati d’Animo
Niente quanto la semplicità è in grado di rendere speciale una persona.
Niente quanto la semplicità è in grado di rendere speciale una persona.
Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.
Cosa significa solitudine? Liberarti di molte cose, di qualcuno, o di te stesso? In effetti hai scoperto che nella solitudine si genere il bisogno di nuova compagnia.
A tutti noi capita di toccare il fondo, di sentirci soli, impauriti e non sappiamo cosa fare. Pensiamo che questa volta non riusciremo a superare questo momento. No, non è cosi. Ricorda, ciò che non ci uccide ci fortifica. Determinazione e buona volontà. Tutto passa basta non abbattersi e crederci.
Tempo tu che mi ami siediti al mio fianco e parlami di fate poi sorridimi, non chiedo altro.
Resto adagiato sulla spuma dell’onda con un senso di pace infinita solo la gioia di un’amore sembra adornare di viole il tramonto Quando torni mi accarezzerai lo sguardo e mille gabbiani si sentiranno cantare nell’azzurro infinito. Il vento mi porta profumi mentre navigo solitario nel mio cuore abbandonato sulla striscia di luce che il sole ha donato al mare.
Mi accade spesso, mi ubriaco di emozioni e vomito poesia nella penombra della mia esistenza.