Edvania Paes – Stati d’Animo
Quando cadi e ti rialzi in continuazione, prima o poi non hai più la forza per alzarti e resti al tappeto ad osservare cosa succeda dentro e fuori di te.
Quando cadi e ti rialzi in continuazione, prima o poi non hai più la forza per alzarti e resti al tappeto ad osservare cosa succeda dentro e fuori di te.
Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, il calore e la quinta nota musicale. Se mi chiedessero oggi se ho voglia di vivere, risponderei che non lo so, se mi chiedessero dove vorrei andare, risponderei: vorrei sparire il più lontano possibile.
Si pensa che attraversare il “grande freddo” sia un viaggio come un altro. Che quel “biglietto” di sola andata non faccia paura. Si pensa di non avere bisogno di niente e di nessuno. Ma si sbaglia, sai? Si viaggia da soli in mezzo al freddo, nascono le paure che non sapevi di avere. Le certezze vanno a farsi “fottere”. E tutto è così maledettamente difficile e complicato. La speranza di un po’ di pace non ti basta, non sazia la tua consapevolezza del dopo, perché di “quel dopo” non sai che fartene. Quel salto di “dimensione” è un salto così difficile da compiere, anche con “la freddezza della serenità”. E non ti basta neppure credere in Dio, o sperare che ci sia un Dio ad accoglierti alla fine di quel viaggio, per renderlo un “viaggio accettabile”. Perché “quella fermata” non è accettabile. E quel cuore sterile vorrebbe battere di nuovo.
Un brivido è un pensiero che tenta la fuga dal passato attraverso la pelle.
Una persona veramente sensibile non guarda ciò che possiede, guarda ciò che è.
Difetti io!? Direi milioni. Se deludo? Certo che si, non sono perfetta, cerco solo di migliorare dove sbaglio e rattoppare le mie imperfezioni. Non mi sento ne migliore ne peggiore di qualunque altro, spero solo di saper e poter comprendere il disegno della vita per migliorarne i suoi andamenti e rimediare ai miei errori fatti. Per Il resto lascio scorrere le acque della sorgente nel loro corso naturale, perché so; che prima o poi giungeranno a destinazione!
Credevo di aver programmato la mia vita, ma poi mi ricordai che il mio professore di equazioni non lineari mi disse: tieni sempre conto del cambio di variabile.