Edvania Paes – Tristezza
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi tropo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi tropo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità…
La primavera più bella della mia vita fu un autunno.
Ho sempre odiato i giochi, soprattutto quelli con i sentimenti.
Ho sempre gridato il mio dolore dentro di me, ho voluto proteggere chi mi stava accanto, non condividendo la mia morte dell’anima. ricordi orrendi, ricordi che non posso e non voglio cancellare, il ricordo seppur doloroso fortifica, io mi sento forte di fronte ad esso, a volte lo amo pure, ma l’anima rischia di sanguinare in modo copioso tante volte, è là che ho bisogno di isolarmi io. I miei ricordi e, il mio dolore.
Fino a quando senti il dolore, ti senti vivo. Il che non si può dire quando ti senti vuoto.
Non saprò mai perché è crollato tutto giù, giù, giù…