Edvania Paes – Vita
La vita non finisce mai. Qualcosa rimane sempre. Di bello o di brutto. Nella memoria e nel cuore delle persone che ci sono state vicine o sfiorate.
La vita non finisce mai. Qualcosa rimane sempre. Di bello o di brutto. Nella memoria e nel cuore delle persone che ci sono state vicine o sfiorate.
Se incontri un cuore indurito possono essere due le motivazioni: o ha sofferto moltissimo nella sua vita o non ha sofferto abbastanza.
La vita è troppo breve, ma siamo sempre in tempo a chiedere scusa se abbiamo offeso, a perdonare se siamo stati feriti.
Nella vita ricorda a qualsiasi problema c’è sempre una soluzione.
Ammettere i propri sbagli significa: Crescere. Tutti commettiamo errori, ma è compito nostro riuscire a dare un senso anche agli errori poiché c’è molta differenza tra andarsene senza averli compresi e rimanere chiedendo scusa. Anche cadendo è possibile fare un passo in più. Sta a noi decidere se cadere in avanti o cadere all’indietro.
I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell’andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare, perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell’orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell’umanità.
I pettegoli si aggrappano alla vita degli altri perché non hanno una vita propria.