Pietro De Bonis – Vita
Non mi piace complicarmi la vita, mi piace complicarmi il dolore.
Non mi piace complicarmi la vita, mi piace complicarmi il dolore.
Ogni istante della vita è di per sé così strano che non sarebbe affatto sopportabile, se fossimo in grado di avvertire tale stranezza nel presente con la stessa chiarezza con cui è solita apparirci nel ricordo e nell’attesa.
Il senso delle cose è nel cuore di chi ascolta.
Ci sono dei pensieri che hanno di per sé poco o nessun senso, impressioni decadenti della realtà che però quando raccontate possono spiegare sensazioni ed emozioni ad un primo momento imperscrutabili. Un po’ come capire la vita ricordando i sogni.
La storia come un idiota, meccanicamente si ripete.
Quando qualcuno ci fa del male e poi a sua volta ne riceve, siamo subito portati a sentirci soddisfatti di ciò pensando che “chi la fa l’aspetti”. Il detto è vero, ma pensiamoci bene, è anche giusto? Guardiamoci dentro, è proprio così? Possiamo essere soddisfatti nel sapere che un’altra persona sta sentendo lo stesso dolore che abbiamo provato noi? E il Signore allora cosa avrebbe dovuto fare con gli uomini che Lo hanno offeso, sbeffeggiato umiliato e messo in croce? Lui non ha “inorgoglito” il suo cuore con la vendetta, ma ha perdonato le offese ricevute.
Chi è ricco di virtù, è simile al fanciullo.Simulare il disordine presume una perfetta disciplina, simulare paura il coraggio, simulare debolezza la forza.