Eileen Goudge – Anima
Il cuore dell’uomo è troppo vasto perché qualcosa possa colmare le sue aspettative.
Il cuore dell’uomo è troppo vasto perché qualcosa possa colmare le sue aspettative.
Io sono come le conchiglie. Non parlo, ma tu devi tendere l’orecchio. Allora sentirai qualcosa.
Ostento forza, ma la fragilità è la mia compagna. Cerco un contatto umano, ma è nella solitudine che mi ritrovo. Presto ascolto a tutti e con tutti, parlo di tutto, ma vivo tra sordi che non odono la mia di voce. Mi muovo a zig zag sotto la pioggia, nella speranza di non bagnarmi troppo, ottenendo solo come risultato l’essermi bagnato di più. E brucio, brucio di un fuoco inestinguibile, che mi consuma l’anima e la incenerisce, con quelle ceneri mi cospargo il capo, in attesa di un’indulgenza, di un atto compassionevole, o più semplicemente che la vita mi colga, come una svista, come un’anomalia o come una distrazione.
Io vengo a te con il mio cuore tra le mani per donarlo, amica mia addolcisci ogni mio giorno e so che sarai sincero bene in tutti i miei domani.
Apriamo il nostro cuore a tutto ciò che è benefico per la nostra anima, dando un senso maggiore ai nostri giorni.
È quando ci estraniamo da tutto ciò che ci circonda, che riusciamo ad eseguire la migliore delle nostre interpretazioni. Se ascoltiamo la nostra anima, e se lei è serena, non può che nascere una magnifica melodia.
Tra le fessure dell’anima le emozioni prendono vita.