Elena Piccinini – Vita
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.
Ehy amico, stai cercando il cesso?… Ci sei dentro.
La morte non esiste, la vita è solo un sogno, e noi siamo l’immaginazione di noi stessi.
Annusando il fango del bosco piango la mia prigioniera libertà.
Il tempo ci rende adulti. E il tempo fa sì che antichi templi crollino e che isole ancora più antiche sprofondino nel mare. C’era davvero un libro nel più grosso dei quattro panini che il panettiere di Dorf mi aveva messo nel sacchetto? Non c’è domanda che rivolga a me stesso con maggiore frequenza. Analogamente a Socrate, potrei dire: “Una cosa sola so: ed è di non sapere nulla”. Ma qualcosa, dentro di me, sa che c’è ancora un Jolly in giro per il mondo. Sarà lui a far sì che il mondo non si addormenti. In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, potrebbe spuntare un minuscolo giullare coperto di campanelli. E allora, guardandoci dritto negli occhi ci ripeterà le domande: “Chi siamo noi? Da dove veniamo? “.
Tutto ciò che se ne va è un dolore che rimane.
Quando il giorno compie metà del suo viaggio, ovunque tu sia puoi osservare un fiore, “pregno” di essenze; il sorriso ti inebrierà e potrai continuare il tuo cammino.