Elena Usai – Comportamento
Non è l’errore che ti porta a non uscirne più ma la mancanza di ravvedimento per quello sbaglio stesso.
Non è l’errore che ti porta a non uscirne più ma la mancanza di ravvedimento per quello sbaglio stesso.
In presenza del funzionario che non conosce il senso del servizio la delicatezza non serve.
Non fermarti mai di fronte all’apparenza. Sarebbe troppo semplice ma soprattutto troppo comodo vedere solo ciò che ci fa comodo vedere.
Mostrarsi “brillanti” è arte di molti, esserlo è realtà di pochi.
Ci dicono di essere pazienti e comprensivi verso gli altri. Di non giudicare le scelte…
Talvolta è più semplice fare che disfare.
Cerchi di toccarmi ma mi sposto, perché se mi raggiungi è più difficile staccarmi, ho paura di distruggerti e di dover cambiare per saziarti, non sarei io, non sarei più il lui!
In presenza del funzionario che non conosce il senso del servizio la delicatezza non serve.
Non fermarti mai di fronte all’apparenza. Sarebbe troppo semplice ma soprattutto troppo comodo vedere solo ciò che ci fa comodo vedere.
Mostrarsi “brillanti” è arte di molti, esserlo è realtà di pochi.
Ci dicono di essere pazienti e comprensivi verso gli altri. Di non giudicare le scelte…
Talvolta è più semplice fare che disfare.
Cerchi di toccarmi ma mi sposto, perché se mi raggiungi è più difficile staccarmi, ho paura di distruggerti e di dover cambiare per saziarti, non sarei io, non sarei più il lui!
In presenza del funzionario che non conosce il senso del servizio la delicatezza non serve.
Non fermarti mai di fronte all’apparenza. Sarebbe troppo semplice ma soprattutto troppo comodo vedere solo ciò che ci fa comodo vedere.
Mostrarsi “brillanti” è arte di molti, esserlo è realtà di pochi.
Ci dicono di essere pazienti e comprensivi verso gli altri. Di non giudicare le scelte…
Talvolta è più semplice fare che disfare.
Cerchi di toccarmi ma mi sposto, perché se mi raggiungi è più difficile staccarmi, ho paura di distruggerti e di dover cambiare per saziarti, non sarei io, non sarei più il lui!