Elena Usai – Tempi Moderni
Chissà come mai siamo più predisposti a ricordare i torti subiti anziché quelli causati!
Chissà come mai siamo più predisposti a ricordare i torti subiti anziché quelli causati!
Non confondere la cattiveria con la giustizia.
L’umanità è come il disegnatore esperto che, asservito alle regole della propria disciplina, ha dimenticato l’essenza e la semplicità del suo tratto infantile.
È difficile credere che la gente non agisca per secondi fini, è facile credere che lo faccia anche per terzi e per quarti.
La vogliamo finire! Si o no! Basta. Abbiamo tutti l’amaro in gola. Abbiamo tutti tanta rabbia perché non si lavora. Basta con le comiate tasse. Vogliamo la pace. Tutto tace. Perché?
È meglio porre dei limiti fin da subito; per evitare le conseguenze degli eccessi.
La nostra tassa federale sul reddito definisce la tassa y che si deve pagare in termini del reddito x; lo fa in un modo davvero goffo, appiccicando diverse funzioni lineari, ciascuna valida in un diverso intervallo del reddito. Un archeologo che tra cinquemila anni dissotterrerà alcuni dei nostri moduli delle tasse insieme a resti di lavori di ingegneria e libri di matematica, predaterà quei moduli di alcuni secoli, e li riterrà certamente precedenti a Galileo e Vieta.