Elena Usai – Vita
Non siamo padroni della nostra vita veramente e del tutto; ma siamo padroni delle nostre scelte, da fare nell’arco della nostra vita.
Non siamo padroni della nostra vita veramente e del tutto; ma siamo padroni delle nostre scelte, da fare nell’arco della nostra vita.
Non ho mai chiesto di essere creato e di nascere così inadatto a una simile realtà. Io chiedo solo, ora che sono vivo e consapevole, l’estasi di cui la mia anima ha bisogno.
Cercare il senso della vita è darle un senso.
Nessuno può metterci in catene, ma psicologicamente già siamo detenuti di questo o quello.
Noi tendiamo a confondere responsabilità con stress, ma la responsabilità diventa stressante solo quando non ci si sente forti a sufficienza per affrontarla.
La vita reale è piena di falsi indizi e di indicazioni che non conducono da nessuna parte. Con sforzo infinito ci prepariamo a una crisi che non arriva mai. La carriera di gran successo deve far mostra di uno spreco di energia che avrebbe potuto smuovere montagne e il più grande insuccesso non è quello dell’uomo che viene colto impreparato, ma di colui che si è preparato e non ha mai avuto l’occasione. Su una tragedia di questo genere, la nostra morale nazionale è puntualmente unita. Presuppone che la preparazione contro il pericolo sia in se stessa un bene e che agli uomini, come alle nazioni, sia di vantaggio avanzare nella vita completamente armati. La tragedia dell’essere preparati non è stata ben trattata, salvo che dai Greci. La vita è veramente pericolosa, ma non nel modo in cui la moralità vuole che noi riteniamo. È davvero ingovernabile, ma la sua essenza non è una battaglia. È ingovernabile perché è romanzesca e la sua essenza è la bellezza romantica.
Forse si pensa troppo a quello che abbiamo dietro e permettiamo a tutto questo di condizionarci ciò che ci troviamo di fronte. Sbagli, errori, delusioni, rancori e sofferenze non ci aiuteranno a non averne altre ma ad essere più cauti. Chi è immune a tutto questo; non vive col cuore.