Eleonora Quadrini – Stati d’Animo
Il più grande rimorso che possiamo avere nella vita, non è per le cose sbagliate che abbiamo fatto, ma per le centinai di cose giuste, che abbiamo fatto per le persone sbagliate.
Il più grande rimorso che possiamo avere nella vita, non è per le cose sbagliate che abbiamo fatto, ma per le centinai di cose giuste, che abbiamo fatto per le persone sbagliate.
L’indifferenza è l’arma più affilata per ferire l’orgoglio di una persona.
Girovagare senza una meta, stare in mezzo a tanta gente, cercare qualcosa che non si trova qui e forse in nessun posto, sentire nostalgia di qualcuno che non ha ne nome ne volto, cercare di non essere mancante… parlare, cantare, sorridere… e l’inquietudine che segna il viso e agita il cuore.
I pensieri più lontani ritornano alla mente, ricordi, emozioni, bruciando l’anima. Dolci istanti di tristezza chiamati nostalgia.
Nemmeno io mi sopporterei, se non fossi obbligato a farlo.
Mi vesto di ogni minima cosa che la vita mi ha insegnato. Porto sulla mia pelle i suoi lividi, i suoi graffi e ne vado fiera. Quelle sono le mie medaglie; ricevute per le mie battaglie vinte. Quelle ferite rimarginate, quei lividi e graffi che oggi male non fanno più li rendo oro ricoprendoli della forza e dei valori che lungo il percorso ho raccolto. Ognuno di quelli che ho incontrato mi ha lasciato un segno, nel bene o nel male mi ha insegnato qualcosa e ciò che oggi sono mi piace. Non si può piacere a tutti e non potranno piacerti tutti, quindi valuta, scegli e prosegui la tua strada con un bagaglio ricco di certezze, sogni e buona volontà e lascia al caso e al bordo della tua strada dubbi, paure e vigliaccheria!
Sai che c’è? C’è che ti stufi di ripetere sempre le stesse cose, d’implorare un qualcosa che non arriva mai, di avere sempre la stessa vita. A volte un sorriso o un piccolo gesto di buona volontà piace anche riceverlo, non solo farlo.
L’indifferenza è l’arma più affilata per ferire l’orgoglio di una persona.
Girovagare senza una meta, stare in mezzo a tanta gente, cercare qualcosa che non si trova qui e forse in nessun posto, sentire nostalgia di qualcuno che non ha ne nome ne volto, cercare di non essere mancante… parlare, cantare, sorridere… e l’inquietudine che segna il viso e agita il cuore.
I pensieri più lontani ritornano alla mente, ricordi, emozioni, bruciando l’anima. Dolci istanti di tristezza chiamati nostalgia.
Nemmeno io mi sopporterei, se non fossi obbligato a farlo.
Mi vesto di ogni minima cosa che la vita mi ha insegnato. Porto sulla mia pelle i suoi lividi, i suoi graffi e ne vado fiera. Quelle sono le mie medaglie; ricevute per le mie battaglie vinte. Quelle ferite rimarginate, quei lividi e graffi che oggi male non fanno più li rendo oro ricoprendoli della forza e dei valori che lungo il percorso ho raccolto. Ognuno di quelli che ho incontrato mi ha lasciato un segno, nel bene o nel male mi ha insegnato qualcosa e ciò che oggi sono mi piace. Non si può piacere a tutti e non potranno piacerti tutti, quindi valuta, scegli e prosegui la tua strada con un bagaglio ricco di certezze, sogni e buona volontà e lascia al caso e al bordo della tua strada dubbi, paure e vigliaccheria!
Sai che c’è? C’è che ti stufi di ripetere sempre le stesse cose, d’implorare un qualcosa che non arriva mai, di avere sempre la stessa vita. A volte un sorriso o un piccolo gesto di buona volontà piace anche riceverlo, non solo farlo.
L’indifferenza è l’arma più affilata per ferire l’orgoglio di una persona.
Girovagare senza una meta, stare in mezzo a tanta gente, cercare qualcosa che non si trova qui e forse in nessun posto, sentire nostalgia di qualcuno che non ha ne nome ne volto, cercare di non essere mancante… parlare, cantare, sorridere… e l’inquietudine che segna il viso e agita il cuore.
I pensieri più lontani ritornano alla mente, ricordi, emozioni, bruciando l’anima. Dolci istanti di tristezza chiamati nostalgia.
Nemmeno io mi sopporterei, se non fossi obbligato a farlo.
Mi vesto di ogni minima cosa che la vita mi ha insegnato. Porto sulla mia pelle i suoi lividi, i suoi graffi e ne vado fiera. Quelle sono le mie medaglie; ricevute per le mie battaglie vinte. Quelle ferite rimarginate, quei lividi e graffi che oggi male non fanno più li rendo oro ricoprendoli della forza e dei valori che lungo il percorso ho raccolto. Ognuno di quelli che ho incontrato mi ha lasciato un segno, nel bene o nel male mi ha insegnato qualcosa e ciò che oggi sono mi piace. Non si può piacere a tutti e non potranno piacerti tutti, quindi valuta, scegli e prosegui la tua strada con un bagaglio ricco di certezze, sogni e buona volontà e lascia al caso e al bordo della tua strada dubbi, paure e vigliaccheria!
Sai che c’è? C’è che ti stufi di ripetere sempre le stesse cose, d’implorare un qualcosa che non arriva mai, di avere sempre la stessa vita. A volte un sorriso o un piccolo gesto di buona volontà piace anche riceverlo, non solo farlo.