Elias Canetti – Stati d’Animo
Non siamo mai abbastanza infelici per migliorare il mondo. Troppo presto, siamo ancora in collera.
Non siamo mai abbastanza infelici per migliorare il mondo. Troppo presto, siamo ancora in collera.
I miei ricordi fanno parte di me li sento scorrere dentro di me dolcissimi e malinconici, agiscono da balsamo. La mia anima ne ha bisogno per sorridere e scivolare in essi, e sentirmi forte e appagata. Cerco in essi ogni piccola gemma, li tengo da conto, nello scrigno delle meraviglie. Mi sarà utile quando mi sembrerà che il cielo perde i suoi colori e il mare la sua voglia di danzare e il vento di trasportare tanti profumi e fragranze, e la mia anima allora, si sentirà appagata e felice.
Non c’è cosa peggiore di avere persone a cui vuoi bene in difficoltà emotive e essere lontani. Perché non c’è cosa peggiore che dimenticarsi di essere umani. Non c’è cosa peggiore che essere egoisti e indifferenti. A volte basta così poco per fermare una lacrima e far nascere un sorriso.
La tranquillità è il sentire la pioggia cadere ad occhi chiusi, immaginando che sia il sangue che scorre nelle vene.
L’umiltà risiede in fondo all’anima.
Preferisco essere una persona piccola e povera per ciò che posseggo “fuori” e attorno a me che essere piccola e povera per ciò che porto dentro. La maestosità dei valori e dei sentimenti non sono quantificabili ne in denaro ne in altro. E se li hai sei una “Grande persona” sempre e comunque, se non li hai resti una persona “piccola, povera e misera” per sempre. Questo mi ha insegnato a dare priorità solo ad alcune cose della vita e a far decadere le altre sotto l’indifferenza.
Ogni giorno, scelgo di volare, almeno un po’!