Elisa Cassinelli – Tristezza
Sono stanca. Di me. Di vedermi rovinare con le mie stesse mani. Vorrei reagire ma non riesco ad essere forte.
Sono stanca. Di me. Di vedermi rovinare con le mie stesse mani. Vorrei reagire ma non riesco ad essere forte.
Una tristezza profondami assale in questi giorni di tragedia.La terra reclama,la terra si fa sentire…e nel dolore di chi vive giorni d’angosciache io prego,e spero che presto tutto finisca!
Se ora fossi solo dolore in mezzo alla notte non mi vedresti per riuscire a consolarmi di me avresti solo paura.
È un insieme di nostalgie la tristezza, abita in una lacrima a lungo trattenuta.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Le case si stanno allagando, proprio come i miei occhi.
Qui posso piangere la mia nascosta pena, solo che le nude rocce mantengano il segreto. Da dove cominciare, dal lamento delle mie lacrime, della tua durezza? Acerbo il mio dolore, per colpa mia.