Elisa Rosati – Filosofia
Il silenzio non significa sempre non aver nulla da dire, a volte è non sapere da dove cominciare.
Il silenzio non significa sempre non aver nulla da dire, a volte è non sapere da dove cominciare.
L’uomo si è evoluto apposta per cogliere le differenze.
Le parole creano un incanto vacuo, che può essere facilmente riempito da altre voci. I fatti no, sono personali e incolmabili.
Datemi ciò che è dell’uomo: diritto di pensare i miei pensieri, diritto di fare ciò che penso, diritto di levare alta la fronte e di chiamare mia l’anima mia.
C’è l’esigenza di un contatto tra noi umani.Persino un semplice saluto ad uno sconosciuto può essere un toccarsi.Sono un’osservatrice di attimi che altri compiono.
L’indifferenza è il peggiore dei mali, infatti è come un coltello che lentamente affonda in modo trasparente o invisibile.Certo mi piacerebbe eliminarla, poiché lei porta dolore, incomprensione dei vari stati d’animo, belli o brutti, e l’incapacità di capire, senza contare che ci toglie anche la capacità d’amare… amare le persone che ci sono vicine.
L’educazione di una persona non è data solo dalla forma, bensì anche dalla sensibilità e dalla cultura che riesce a dimostrare quando non è il suo interesse a muoverne i comportamenti.