Elisabetta Barbara De Sanctis – Desiderio
Non capiva come fosse possibile, ma quel pensiero sapeva aprirle le cosce, bagnarla, senza ritegno beandosi avido di quel piacere che fluiva a lambirle le caviglie.
Non capiva come fosse possibile, ma quel pensiero sapeva aprirle le cosce, bagnarla, senza ritegno beandosi avido di quel piacere che fluiva a lambirle le caviglie.
Ciò che non è ancora natonon fiorirà domanisolo perché tulo vorresti tra le mani.
Voglio essere mani e sudore che lascino solchi sulla pelle, una carezza e un orgasmo al cuore, tenerezza e dolcezza, un graffio che ti devasta dentro. Voglio essere gelosia che ti avvelena, ti sfianca. Ti fa perdere la ragione e ti piega in due, non ti fa dormire la notte. Essere stilla di sangue che cola lentamente, ti corrode l’anima, ti scorre in vena senza sosta e pulsa. Voglio essere tempesta e impeto di vento, attraversarti il respiro, lasciarti senza fiato. Voglio essere desiderata, rincorsa, presa e sbattuta nei tuoi sospiri. Essere amata e odiata come femmina e donna, la tua.
Per vivere bene ho tutto il tempo che mi manca.
È sempre un immenso piacere riscoprire ogni volta il tuo volto, i tuoi occhi e le tue labbra.
Capirai che per vivere una vita fantastica, piena d’amore e di successo, dovrai semplicemente essere una persona fantastica, piena d’amore e tanta volontà nel realizzare i propri desideri.
Di tutte le perversioni sessuali, la castità è la più strana.