Elisabetta Barbara De Sanctis – Stati d’Animo
Sono quell’attimo in cui la notte e il giorno si sfiorano, senza toccarsi mai. Sono io. Una coniugazione imperfetta degli opposti.
Sono quell’attimo in cui la notte e il giorno si sfiorano, senza toccarsi mai. Sono io. Una coniugazione imperfetta degli opposti.
La delusione ama chi aspetta, temendo non si possa ottenere; l’asinità invece a chi anche sapendo questo, continua ad aspettare.
Il gran mattino reca l’illusione di un inizio.
Sono io, sempre me stessa. Non posso cambiare per renderti felice, ma sopratutto non posso cambiare rendendo me infelice.
La solitudine di un guscio vuoto, è come quella di un cuore senza amore che riempie l’anima.
E quando chi ti ha ferito ti torna vicino, tu sei lì. Terribilmente lontano.
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
La delusione ama chi aspetta, temendo non si possa ottenere; l’asinità invece a chi anche sapendo questo, continua ad aspettare.
Il gran mattino reca l’illusione di un inizio.
Sono io, sempre me stessa. Non posso cambiare per renderti felice, ma sopratutto non posso cambiare rendendo me infelice.
La solitudine di un guscio vuoto, è come quella di un cuore senza amore che riempie l’anima.
E quando chi ti ha ferito ti torna vicino, tu sei lì. Terribilmente lontano.
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.
La delusione ama chi aspetta, temendo non si possa ottenere; l’asinità invece a chi anche sapendo questo, continua ad aspettare.
Il gran mattino reca l’illusione di un inizio.
Sono io, sempre me stessa. Non posso cambiare per renderti felice, ma sopratutto non posso cambiare rendendo me infelice.
La solitudine di un guscio vuoto, è come quella di un cuore senza amore che riempie l’anima.
E quando chi ti ha ferito ti torna vicino, tu sei lì. Terribilmente lontano.
La mia fragilità l’ho buttata nel cesso il giorno in cui ho imparato ad amare.