Emanuela Bassoli – Vita
Non sono i nostri occhi che invecchiano, ma il modo con cui guardiamo le cose.
Non sono i nostri occhi che invecchiano, ma il modo con cui guardiamo le cose.
Un po’ di tempo a questa parte ho imparato a non dare peso alle chiacchiere della gente, a giudizi tirati un po’ così per aprire bocca e per parlare. Ho imparato a giudicare da quello che vedo, non da quello che sentono le mie orecchie. I giudizi affrettati, pettegoli, sminuiscono sempre, fuoriescono o per cattiveria o per invidia. Perché chi critica è solitamente chi invidia. Quindi ho imparato a verificare prima di credere in qualcosa che è montato per l’aria.
Lo spaventapasseri è un oggetto povero e malandato. Col tempo la paglia marcisce e gli abiti si riducono a brandelli eppure, questo spauracchio senza valore, è una “espressione” di intelligenza del contadino, tant’è che riesce molto bene nel raggiungimento dello scopo; spaventare cioè gli uccelli testardi, i passeri appunto, duri a capire. In ognuno di noi vive latente uno spaventapasseri che emerge quando occorre spaventare chi, alla lunga, non ha capito l’importanza di sani principi quali rispetto e coerenza, ma soprattutto non ha compreso l’essenza del nostro essere e che per questo ci piace metterli in fuga.
In fondo non è altro che un viaggio dove chi parte con la valigia piena si fermerà presto, ma chi non ha bagaglio tornerà carico di emozioni.
Siamo tutti qui per vivere…Siamo tutti qui per morire…
Se la vita ti ha spaventato poi finisce che hai paura anche delle ombre.
Più è arduo il percorso, più soddisfazione proviamo quando vinciamo.