Emanuele Parlati – Guerra & Pace
Altro che pistole, fucili, l’arma più forte è dentro di noi… La volontà.
Altro che pistole, fucili, l’arma più forte è dentro di noi… La volontà.
Cambia il tuo punto di vista: guarda la guerra con gli occhi disperati di un bambino.
La camera a gas è l’unico punto di carità nel campo di concentramento.
Le grandi tragedie del mondo hanno due mani: una impugna il mitra, l’altra l’indifferenza.
In tempi di pace l’uomo guerriero si scaglia contro se stesso.
Amo il futuro, perché è limpido, un foglio bianco su cui planare. Lo amo in anticipo, come una promessa, come un neonato che attende di fare la sua comparsa nel mondo. E lo sento questo futuro, e non mi spaventa, anche se ogni passo ci conduce sempre più paradossalmente verso la morte. Ma ci chiede sommesso di liberarlo di tutto il peso che si porterà addosso, asportare l’enorme neo fiorito nel concepimento, ingrossato da retaggi e cammini distorti del passato, gonfio di anni e di sbagli dell’uomo. Lasciamolo in pace questo futuro, lasciamolo respirare, libero, magari inconcludente, ma offriamogli il sacrosanto diritto di essere staccato dalle corde, quelle logore, insensate corde, intrecciate dall’umana stupidità, pronte a legarlo, a strozzarlo ancor prima del suo tempo.
Non ti conviene fare la guerra con una donna, ci perdi e basta. Meglio farci l’amore.