Emanuele Ricci – Figli e bambini
Ringrazio i miei genitori, per avermi fatto con la barba e non con i mocassini.
Ringrazio i miei genitori, per avermi fatto con la barba e non con i mocassini.
Non esiste sucesso nella vita cha faccia provare un senso di conquista quanto tenere tra le braccia il propio nipotino.
Nessuno gliel’insegna, eppure un bambino scopre la menzogna esattamente come scopre la posizione eretta. Non nascondiamoci, la bugia è una componente della natura umana, non è la parola che ci distingue dagli animali, ma la mistificazione sistematica della realtà. Eppure la verità dovrebbe essere il vestito più comodo da indossare e invece no! Ci va sempre troppo stretta, troppo larga, troppo bianca, troppo corta, troppo vera.
La condanna di chi non vive un’infanzia è riviverla per sempre.
Niente e nessuno può riempire il vuoto che lascia una mamma.
Se io fossi un Dio, cambierei la vita dei poveri, cancellerei il razzismo, e manderei i potenti a zappare la terra.
Ama, ama i tuoi figli con tutto l’amore che puoi, dona loro la tua forza quando non ne avranno. Dona loro il tuo coraggio quando avranno paura, abbracciali, confortali, discuti, gioca con loro, ridi e balla. Dona loro tutta te stessa non farli mai sentire soli perché tu sarai per loro l’unica certezza in un mondo spesso ostile. Non deluderli mai, anche se a volte sarà dura, perché sarai stanca dopo una giornata trascorsa tra pensieri e preoccupazioni, ma fai in modo che ogni sera prima di andare a dormire loro possano sentire il calore del tuo amore, perché la vita è un viaggio e non si sa mai quando potrebbe finire. Tu fai in modo che il viaggio più bello della tua vita non rimanga mai incompiuto: il viaggio di madre.