Émile Deschamps – Medicina e salute
La medicina è un’arte che esercitiamo in attesa di scoprirla.
La medicina è un’arte che esercitiamo in attesa di scoprirla.
La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro”, disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, “e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrarsi su sé stesso, ma la mente che abita quell’organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste.
“Per sviluppare ossa forti occorre il confronto dinamico con la forza di gravità “… acquisire questo movimento dinamico che scorre attraverso l’intero asse del corpo significa dare piacere, promuovere la disponibilità a muoversi ed ispirare l’ottimismo biologico.
La medicina è mia moglie, e la letteratura è la mia amante. Quando mi stanco dell’una, passo la notte con l’altra. So che è irregolare, ma così è meno noioso, e poi nessuna delle due ha niente da perdere a causa della mia infedeltà.
La malattia sarebbe meno sofferenza se non fosse accompagnata dal dolore.
La pazzia dicono non abbia tempo, ma provate a chiedere ad un folle se le menti sane non siano state pazze un tempo, tra elettrochoc, polsi legati ai letti, secchiate d’acqua fredda improvvise e la luce del sole vista attraverso le sbarre. Provate a chiedere a quel folle quante menti sane ha conosciuto e dove vivesse la loro pazzia. Dentro ad un manicomio con mura e sbarre innalzate da quelle menti, che hanno decretato che a essere pazzo fosse quel folle.
La malattia è sofferenza e lo è ancor di più se s’incontrano medici spocchiosi.