Émile Michel Cioran – Libri
L’ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
L’ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
Siamo portati ad interpretare le cose in base ai nostri desideri, e non secondo la loro reale portata.
La vita è come un buon libro: se vuoi il colpo di scena, basta solo girare pagina.
Voltaire diceva che i peggiori misogini sono sempre state le donne.
La scrittura è distillazione delle parole e meglio di tante ciacole, dice una buona pagina.
Stavo parlando con uno dei miei donatori l’altro giorno, che si lamentava di come i ricordi, anche i più pèreziosi, svanissero sorprendentemente in fretta. Però io non sono d’accordo. I ricordi che mi sono più cari, mi sembra che non svaniranno mai. Ho perso Ruth, poi ho perso Tommy, ma non perderò i ricordi che serbo di loro.
Alcuni scrittori creano la retorica della stupidità, altri la individuano e la combattono. I primi sono di gran lunga più numerosi.