Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Ogni minuto trascorso è una rivoluzione mancata.
La fantasia come l’illusione del pensiero ha radici nei nostri stessi desideri, questi nascono dalle nostre esperienze, dalla nostra volontà, dai nostri dogmi, e non ultimo dalle nostre speranze. Al di la dei sogni esiste la nostra vera natura, ma non si può togliere da quello che rappresenta l’esperienza stessa della vita. Quello che i nostri occhi vogliono vedere sarà reso sempre reale dalla nostra mente, ciò che la nostra fantasia vuole creare sarà materializzato dai nostri pensieri. Sono sempre più convinta che mai noi non dipingiamo i nostri i sogni, ma la realtà che i nostri occhi vedono, la vita è dura non è giusto illudersi per poi perdere il disincanto delle cose. Certo i sogni servono a farci vivere meglio la quotidianità che spesso ci opprime ma sempre con i piedi per terra.
E poi le cose cambiano. Ecco che all’improvviso cambiano le persone, le cose e anche tu cambi. Chi doveva esserci non c’è, chi non credevi ci fosse lo trovi li vicino a te e tu non sai più chi sei e in cosa hai creduto fino ad oggi. Cambia tutto radicalmente a volte e basta così poco per perdersi e spesso non bastano ore e giorni per ritrovarsi.
Si arriva a un punto certi giorni in cui il silenzio domina, assoluto sovrano di umana necessità, qualsiasi altro bisogno di caos, qualsiasi altro rumore generato da un pensiero che nasce o da uno che muore. Il silenzio, unica via di fuga dalla realtà, unico mezzo per concedere all’anima un po’ di pace. Medita, medita e medita ancora. Medita, l’anima, per non accettare l’amara verità che l’amicizia è solo la facciata per mascherare il proprio bisogno di uno strumento che provveda alle piccole necessità di ogni giorno. Uno strumento da cui ottenere favori, uno strumento che vede, uno strumento che ascolta, uno strumento che parla, uno strumento con un cuore che batte, uno strumento che odia, uno strumento che ama, uno strumento che soffre.
Ogni mattina la notizia più bella l’aspetto dal cielo, ed è il sole.
Il dolore lo riconosci sempre ha un che di ricorrente, la felicità non sempre la vivi totalmente perché è un dono che arriva inaspettato cogliendoti spesso impreparato e incredulo, troppo veloce come l’emivita di un isotopo… dura frazioni di secondo!