Perché combattere, se ero così felice in quel momento? Persino mentre i polmoni bruciavano, a corto d’aria, e le gambe erano immobilizzate dal freddo, ero contenta. Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità.La felicità. Rendeva sopportabile persino la morte.
La speranza è un flebile lamento di un’anima dispersa in un mare di oscurità.
Starei per ore ad ammirare l’edera che si avviluppa a rete ed arbusti. Come se non dovesse abbandonarli mai. Come la falce – violenta – tagli via tutto, è un’altra storia. Come l’edera mutilata si riallunghi per intricarsi ed avvincersi a nuovi appoggi, non so se è una storia, ma è così che, sempre, succede!
La paura è necessaria nel momento in cui ci porta a riflettere, ma diventa un danno quando ci frena.
Ti ricordi chi fossi tu prima che il mondo ti dicesse chi avresti dovuto essere?
Talvolta alcune Solitudini sanno essere così crudeli, da far desiderare di non essere mai nati…
Ho conosciuto persone ricche e ho conosciuto persone povere. E più che le osservo più che sono convinto che queste ultime sono le più umane, solidali e forse anche le più felici.