Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Adoro il bianco e nero, specie quando è il soggetto ad emanare colori variegati, di luce propria.
Nostalgia… francobollo appiccicato sul cuore!
Il nostro cuore è una valvola regolata dalle persone che ci stanno accanto. Se in un giorno una persona dovesse mancare il cuore diverrà infranto.
Non aver timore qualsiasi cosa accada: in questo risiedono le radici della felicità.Progredire senza temere quello che la vita ci serba: questo è lo spirito, la determinazione che porta alla vittoria umana.Se cediamo alle critiche meschine e alla calunnia, se temiamo le pressioni e le persecuzioni, non avanzeremo mai né creeremo qualcosa che abbia un valore infinito.
Non a tutto si può dare una spiegazione logica, se così fosse la vita, le emozioni, perderebbero il loro vero senso, il loro sapore, certo riuscire a comprendere determinati atteggiamenti sarebbe la cosa più bella che possiamo fare con le persone alle quali abbiamo voluto bene. Riuscire a comprendere, è facoltà di pochi, troppo spesso siamo presi dalla smania di sapere, invece dovremo solo cercare di comprendere, senza avere la presunzione di trovare noi una spiegazione, senza giudicare, accettare, anche ciò che non possiamo capire, e continuare ad amare, le persone così, per quello che sono, cullarne il loro pensiero e portarcelo nel cuore, consapevoli che l’amore che abbiamo loro donato è e resta la cosa più bella, e il nostro continuare comunque ad esserci, anche solo come presenza, sia per loro un bellissimo dono.
Non sbaglio quando credo in qualcosa, quando per me amare ed esserci è fondamentale. Non sbaglio quando sono me stessa anche negli errori. Non sbaglio quando sento le cose, quando so già la fine e capisco già dietro i silenzi cosa si cela. Io non sbaglio ad essere tra quelle persone che da se sente che è giusto dare, che piange se poi sbaglia e da alla persona sbagliata e toglie a chi non merita più niente.