Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Nessuno si rimette dal male di nascere, piaga capitale se mai ve ne furono.
Nessuno si rimette dal male di nascere, piaga capitale se mai ve ne furono.
Prima o poi il vento spazzerà via le nubi, la tempesta finirà e il sole tornerà a risplendere. Il sole torna sempre a risplendere.
Tutti dicono che il dolore rende forti. Se io potessi scegliere, vorrei essere debole, ma tanto felice.
Sono molte le cose che amo e molte quelle che non amo. Amo essere quello che sono nel bene e nel male, nel mio “meglio” e nel mio “peggio”. Ed è proprio per questo motivo che o mi si ama o mi si odia. Odio l’arroganza e la superbia, di chi si crede “grande” o “migliore”. Odio i giri di parole belli e complessi, per esprimere un concetto superficiale ed elementare. Odio chi crede di sapere cosa sono e cosa voglio, senza aver mai voluto veramente prendere parte alla mia quotidianità, alla mia vita.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Sono sensibile, troppo sensibile per essere circondata da persone che la sensibilità la conoscono per definizione e non per stile di vita: io, sensibilmente, respiro, mangio, scrivo, canto, osservo, guardo, mi fermo, vago, mi allontano, cammino, sparisco; il mondo, insensibilmente, mi passa accanto e neanche si accorge di quanto io possa vedere in loro e di quanto loro non vedano in me.
Impara a sopravvivere alle nefandezze di un mondo che di magico non ha niente.