Émile Michel Cioran – Tristezza
Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo.
Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo.
Gli anni passano ma certi dolori non invecchiano, restano giovani, ardono di rabbia e profumano di nostalgia.
Approfondire un’idea è farle oltraggio, toglierne il fascino, anzi la vita.
Hai voluto la mia anima, hai voluto il mio cuore, hai voluto le mie lacrime… e ora perché non vuoi il mio odio?
Ho tutto sotto controllo, tranne il dolore che non scade!
Il dolore si manifesta in diverse forme. Se è fisico può risultare pungente, bruciante, localizzato o acuto. Può essere una fitta leggera, uno spasmo incontrollato, uno strazio infinito o un tormento. A volte si può placare facilmente con antinfiammatori e analgesici. Se è morale allora la chiamiamo sofferenza. Con una parte conviviamo tutti i giorni: serve per accrescere e affrontare l’adattamento alla vita. […] Una sofferenza però non la possiamo ignorare. È espressione di un’afflizione interiore più profonda. Cancella tutto, fa scomparire quello che hai intorno, anche ciò che ci appartiene di più. Da un dolore spesso si guarisce in fretta. E da una sofferenza?
Il dolore… trafigge l’anima e spezza il cuore.