Émile Michel Cioran – Vita
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
Molti vivono circondati dalle proprie balle, dalle bugie che continuiamo a raccontarci. Diventano come bolle di sapone che ci volteggiano intorno. Quando ci si fermano davanti agli occhi, falsano qualcosa, distorcono l’espressione. Ma noi viviamo facendo finta di niente, nella speranza che se ne vadano via da sole.Ci sono giorni però, che le bolle diventano di marmo e non si può più fingere.
Sentii che mi stavo immergendo in quell’acqua fresca e seppi che il viaggio attraverso il dolore finiva in un vuoto assoluto. Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l’universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l’acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre, immortale.
Le promesse nella vita sono come le ali di un gabbiano. Volano sul mare, e si fermano poi dentro di te per guidare la vita, per dare un senso alla tua vita, per plasmare la tua personalità e il tuo modo di affrontare la vita stessa…
Siamo orologi a carica. Alcuni esplodono tardi, altri presto, ma tutti non sappiamo quando ciò accadrà.
Mangiare i tortellini con la prospettiva della vita eterna, rende migliori anche i tortellini, più che mangiarli con la prospettiva di finire nel nulla.
Bisogna aver il coraggio di lasciarsi alle spalle chi non vuole percorrere la nostra strada. Se così non fosse non potremmo mai raggiungere la nostra meta.