Emilio Fornasa – Religione
L’uomo è la frontiera tra la materia e lo spirito, il luogo dove il tempo e l’eterno si toccano.
L’uomo è la frontiera tra la materia e lo spirito, il luogo dove il tempo e l’eterno si toccano.
Arte è scegliere un sasso tra gli altri nel torrente e posarlo in un certo modo sul mio tavolo.
La religione è una delle creazioni più antiche dell’uomo, che dopo aver risolto i problemi relativi alla sopravvivenza e aver “migliorato” la propria esistenza, complicandola, riflesse il proprio disorientamento e i timori conseguenti legati alla perdizione in uno spazio che appariva sconfinato, nella natura che lo circondava, che di conseguenza gli apparì disordinato e incomprensibile. Allora, nonostante l’uomo disponesse di mezzi primitivi che lo potevano agevolare nella comprensione del mondo, ebbe la necessità di trovare una spiegazione che fosse inconfutabile e immutabile nel tempo, in modo da consolidarsi ed essere considerata valida dalle generazioni che si sarebbero susseguite. L’unica spiegazione che poteva presentare caratteri assoluti, in un’epoca senza scienza fu la religione…
L’infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura. Una specie di orrore sommerge tutta l’anima. Durante questa assenza non trova nulla che possa amare. E se in queste tenebre, in cui non vi è nulla da amare, l’anima smette di amare, l’assenza di Dio diventa definitiva: è terribile solo a pensarci.
L’uomo bianco ha scoperto la Croce per mezzo della Bibbia, ma l’uomo di colore ha scoperto la Bibbia per mezzo della Croce.
Vedere per credere o credere per vedere?
Dio preferisce le persone di aspetto comune; perciò ne fa tante.