Emilio Rega – Filosofia
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Quel bisogno assurdo di socievolezza (credo quia absurdum est)
Guardandomi dietro, senza peccare di presunzione, vedo solo me stesso girato.
Trovare la felicità è come cercare di scorgere l’orizzonte, dove finiscono gli ostacoli e inizia il panorama. Si giunge spesso di fronte ad una montagna e si pensa “è finita”. Ricordati di scalare sempre le tue montagne, perché più è alta, meglio vedrai l’orizzonte e lo vedrai sicuramente meglio di chi lo cerca restando al suolo, tentando di aggirare la montagna.
Dammi un nome…
La prudenza ci allontana dai pericoli, la saggezza ci accosta a Dio.
Spesso il mondo è il riflesso li luci ed ombre viste da più prospettive.
È assurdo, ma più si cerca di cambiare le cose e più si finisce per cambiare se stessi, ci si abitua al marcio che la vita ci mostra, come un cerchio senza inizio e fine, ad ogni ciclo ci lascia con un mezzo sorriso sulle labbra che non fa che confermare che avevamo ragione nella sola occasione in cui speravamo di avere torto.