Emilio Rega – Stati d’Animo
C’è una contemplazione assorta e c’è quella orante.
C’è una contemplazione assorta e c’è quella orante.
Ci sono uomini che emettono suoni con le corde vocali. Per alcuni partono dal cuore. È allora che diventano parole.
Rabbia, per tutte quelle volte che hai dato fiducia a qualcuno, che poi del tuo “credergli” se ne è fregato completamente! Rabbia per quelle persone che sprecano i ti voglio bene e i ti amo come fossero parole comuni e di uso quotidiano. Rabbia per dei valori che non solo non trovi più nelle persone, ma che vedi calpestati e presi per il culo anche su te stesso.
La mia “paura” è la mia essenza, e probabilmente la parte migliore di me stesso.
Casa non è più casa se a casa non c’è più chi abitava quella casa.
Se uno s’impegna può star male ovunque.
E mi ci vorrebbe d’essere un esperto chirurgo per fermare la pelle con punti di sutura puliti e netti a ricamarla. Sono, purtroppo, un macellaio, artista di scempi. Rattoppare visibilmente è il mio mestiere. In ultimo, sono la voce d’inchiostro con cui narro di questi miei tagli. E della tua mano.