Ennio Flaiano – Società
Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati…
Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati…
La rivoluzione non è il potere, è la trasformazione del potere.
Ormai troppo spesso essere moderati, riflessivi, significa essere perdenti.
L’intelligenza è in se stessa un’esagerazione e distrugge l’armonia di ogni volto.
L’unica libertà concessa all’uomo è quella di sentirsi schiavo.
Tranne pochi settori che riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l’essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche.
Il buon giornalista dovrebbe prima descrivere il fatto poi esprimere le proprie opinioni, purtroppo qualcuno ormai dimentica quasi completamente i fatti e si limita alle opinioni.