Enrico Coraci – Ricordi
Alla fine di un viaggio ciò che rimane è il ricordo. Poi si pensa di voler viaggiare per sempre, ma viaggiando per sempre fermarsi diventa il ricordo.
Alla fine di un viaggio ciò che rimane è il ricordo. Poi si pensa di voler viaggiare per sempre, ma viaggiando per sempre fermarsi diventa il ricordo.
All’improvviso un ricordo. Si prende tutto lo spazio che c’è e mi lascia a terra…
Credeva avessi bisogno di una sua foto per addormentarmi pensando a lui. Non sapeva che era proprio la notte, quando spegnevo ogni altro pensiero, che la sua immagine restava accesa nella mia testa, pronta ad abitare i miei sogni.
Non negare al passato di venirti a trovare, non gli chiudere la porta in faccia, non ti servirebbe perché egli ha le chiavi. Piuttosto convivici, arriverà l’ora nel quale si sentirà di troppo e ti dirà addio.
Il tuo ricordo mi uccide ma preferisco morire che dimenticarti.
Quando sarai “un ricordo” ti chiamerò “passato”.
Certi profumi, certi colori, certe parole, non si dimenticano mai. Si insinuano a volte anche “prepotentemente” nel nostro cuore e lì restano, come radici impossibili da estirpare. Sì perché noi crediamo di aver dimenticato ma non è così, è tutto lì, “accantonato”, e basta che il pensiero sfugga al tuo controllo e tutto torna alla “ribalta”