Enrico Coraci – Ricordi
A volte il ricordo della felicità crea rabbia, paura e malinconia, perché sai che quel ricordo non avverrà mai più.
A volte il ricordo della felicità crea rabbia, paura e malinconia, perché sai che quel ricordo non avverrà mai più.
Esiste una linea sottile che divide gli addii, da quelli pronunciati a quelli taciuti. I primi fanno male al cuore, i secondi toccano il punto più sensibile dell’anima.
I ricordi tengono compagnia, come in un film, scorrono le immagini della tua vita, ripensi ai tuoi sogni, ai tuoi progetti. Hai fatto un lungo viaggio, non sempre facile, anzi, ci sono state tante delusioni, tanti dolori, tanti ostacoli, tanti bocconi amari da mandare giù, ma anche tante gioie, tante soddisfazioni, tanto amore. Grazie signore per tutto quanto mi hai donato.
Arriva il Natale si riaccendono le malinconie, vecchie nostalgie mai sopite. Ricordi di un’infanzia felice ad angosciarti il cuore.
È una ben piccola consolazione sapersi indimenticabili per coloro per i quali non ci basta essere un ricordo.
Quando ti svegli puoi fare due cose: proseguire il tuo ieri, o inventare il tuo domani.
Volteggiano i ricordi, come quelle foglie che si staccano dai rami e sospinte dal vento vanno a posarsi dolcemente nella radura sottostante.