Enzo Di Maio – Politica
Non può definirsi popolo una comunità dominata dall’odio e dalla negazione dell’essere. Di ciò colpe e ragioni sono patrimonio di tutti e la conseguenza finale non potrà non essere l’autodistruzione.
Non può definirsi popolo una comunità dominata dall’odio e dalla negazione dell’essere. Di ciò colpe e ragioni sono patrimonio di tutti e la conseguenza finale non potrà non essere l’autodistruzione.
Sono quel che sono in quanto sono. Che vi piaccia o no io vivo!
La politica è nata agonizzante ed è tenuta in vita dai ciarlatani di professione. Una grande intelligenza non dovrebbe mai occuparsi di politica.
In campagna elettorale sentiamo parlare un saggio, un uomo di valore. Una volta al potere ci rendiamo conto di avere votato un ambizioso pieno di ideologie. Ci restiamo male, ma basta riflettere solo un attimo, abbiamo votato un politico. Cosa pretendevamo?
Quando io do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo. Ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo, allora tutti mi chiamano comunista.
Sarà sicuramente una bufala ma non mi dispiacerebbe Bersani sul colle, ci farebbe risparmiare anche un po’ di soldi pettinando di persona le code dei corazzieri e smacchiando gli arazzi del quirinale.
La sinistra agisce a colpi di giustizia.