Enzo Di Maio – Tristezza
Ogni mattina cerco il volto dei miei vent’anni ma nello specchio, irrimediabilmente, mi appare sempre uno sconosciuto.
Ogni mattina cerco il volto dei miei vent’anni ma nello specchio, irrimediabilmente, mi appare sempre uno sconosciuto.
Non piango no, mi trattengo, ma sai ho un oceano dentro.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Sono veramente pochi i giorni in cui riesco a sorridere, gli altri sono pieni di nostalgia e lacrime. Non voglio apparire come una vittima, quindi spesso nascondo il mio umore anche alle persone più care, nemmeno loro capirebbero non lo capisco nemmeno io, so soltanto che non li cerco, arrivano come i temporali e mi travolgono, e a me non rimane che sperare che passino il prima possibile.
– Il dolore ti angoscia, ti spiazza, ti fa agire d’istinto. Ma noi dobbiamo esserne il più immuni possibile. Dobbiamo reagire al dolore, prima che questo prenda il sopravvento e ci ammazzi tutti. Dobbiamo stare tranquilli e non farci prendere dal panico -. Si portò una mano sulla fronte. – Soffrire non è una cosa innaturale. Il dolore fa parte della vita ed è giusto provarlo, ma è altresì corretto combatterlo con tutte le nostre forze. È come un mare agitato che noi dobbiamo essere in grado di affrontare senza rimanere vittime delle sue onde. Se ci lasciamo intrappolare, restiamo prigionieri del dolore. La sofferenza è una prova della vita, la sofferenza insegna -. Serrò la mascella e alzò l’indice della mano destra. – “Pathei mathos” – recitò. Si passò la lingua sulle labbra e aggiunse: – Sta a noi affrontare il dolore a testa alta. Sta a noi reagire.
L’abnegazione è semplicemente un metodo con cui l’uomo arresta il suo progresso e il sacrificio di sé è ciò che rimane della mutilazione del selvaggio.
Tutti siamo stati feriti, delusi e traditi, ma l’errore più grande che si può fare è far scontare ai nuovi incontri le colpe degli incontri passati. Scaricare su di loro rabbia e cattiveria quando magari anche loro proprio come te hanno subito le stesse cose.