Epicuro – Desiderio
Ciò che una volta presente non ci turba, nell’attesa ci fa impazzire.
Ciò che una volta presente non ci turba, nell’attesa ci fa impazzire.
C’è un mondo di fantasie che accompagna la vita.C’è una donna di città, turista d’un paradiso esotico,sogna una notte d’amore con uno sconosciuto Saladino,fra lenzuola di raso rosso ed incensi.C’è un quarantenne seduto fra luci e pali,come fosse in un negozio di giocattoli sorseggia un rum,adolescente fra seni e glutei anonimi vede la fiaba dell’amore.C’è una ragazzina, il suo mondo spesso è virtuale,vuol esser lasciva fra quattro forti mani.C’è il giovane sposo, il suo mondo è il comando,curioso, diventa amante dell’omertà della diversità.La vecchia coppia, percorsi diversi, s’incrocia nello stesso angolo,pigri, sorridono alla tranquillità della sicurezza del passato.Innumerevoli le fantasie.La vitale rimane vedere le pupille che s’ingrandisconomentre mirano la tua bocca,cucinare per te, parlare e ritrovarsi a far l’amore…fino al sorgere del sole per avere ancora fame.
I cambiamenti importanti ci fanno tanta paura, ma alcune volte possono anche essere un punto di inizio per poter cominciare a vivere veramente.
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.
Alcuni, durante la loro vita, s’accumulano di che vivere, senza riflettere che a tutti noi la bevanda della nascita fu versata mortale.
I programmi e i desideri del mondo non hanno uno scopo e non sono permanenti. Non hanno un valore genuino.